Simone Bolelli in un match thrilling batte Montanes e raggiunge la finale dove troverà Klizan, giustiziere di Volandri. In Canada, Errani si arrende a Na Li, mentre la Vinci batte la Kerber e poi cede alla Safarova. Antonio Burruni
L’applauso più fragoroso della giornata è stato riservato alla timida comparsa di un raggio di sole, durato non più di trenta secondi verso la metà del secondo set, ma la performance odierna di Richard Gasquet è stata decisamente degna di applausi. Sotto un cielo denso di nubi minacciose, e con un vento freddo che faceva spesso capolino in forte contrasto con la calura insopportabile dei primi giorni di questo strano torneo, il francese è sceso in campo molto concentrato e concreto, e paradossalmente il suo servizio ha fatto più male a Isner che viceversa.
Il sabato delle italiane è tutto incentrato sul Banque National, il “centralino” dell’Uniprix Stadium di Montreal.
Sara Errani ha perso 6-4 6-2 contro Na Li in 1h11’ di gioco. I primi game sono scivolati abbastanza rapidamente nelle mani della cinese, con Sara che è andata a servire sotto 3-5. Na Li è andata a due punti dal set (30-30), ma l’azzurra è comunque riuscita a conquistare il game. Subito dopo, la cinese ha chiuso i conti mantenendo agevolmente il servizio (6-4 in 35’).
L’avvio di secondo set non era certo promettente per la Errani, che cedeva a zero il servizio in apertura. Sotto 1-2, l’azzurra provava a risalire la china, conquistando tre palle break consecutive e strappando al terzo tentativo la battuta alla cinese (2-2). La Errani pare aver ritrovato la misura, si porta sul 40-15 e si conquista una terza palla del 3-2, ma è un fuoco di paglia, con la Li che non spreca la palla break ed alla fine di un altro lungo game, si porta sul 4-2. Il primo doppio fallo di Sara Errani manda Na Li a servire sul 6-4 5-2 in proprio favore.
n uno stadio mezzo vuoto, il primo set ha seguito fedelmente la regola del servizio, con un solo gioco andato ai vantaggi, il terzo, in cui Isner ha salvato due palle break con due servizi poderosi, il secondo un ace, mentre Gasquet ha ceduto la miseria di quattro punti sul suo servizio. Arrivati al tie break, Gasquet forza l’errore di Isner e conquista un minibreak al primo punto. Isner commette qualche errore di troppo, e la classe del francese si esprime in scioltezza soprattutto trafiggendo il gigante di Greensboro quando si avventura a rete, come quando conquista il punto del 5-2 con uno splendido dritto in cross in recupero, seguito da un urlo di soddisfazione. Isner non sa più che pesci pigliare, e cede poi il set con l’ennesimo errore.
Il secondo set vede sempre Gasquet molto solido nei suoi turni di servizio (non concederà nemmeno una palla break in tutta la partita), mentre Isner già nel secondo gioco è costretto a salvare due palle break, ma ci riesce sempre grazie a delle ottime prime, e ancora un ace sulla seconda opportunità per il francese. La caduta dell’americano è solo rimandata, comunque: al sesto gioco la sua prima si inceppa un po’, Richard riesce a conquistare ancora una palla break e stavolta la converte con uno splendido passante di rovescio lungolinea. A questo punto al francese resta solo da amministrare il match e chiuderlo prima che ricominci a piovere, visto che il cielo si fa sempre più scuro, e ci riesce al primo match point grazie a una palla steccata da Isner.
N. Djokovic b. J. Tipsarevic 6-4 6-1
Domani Gasquet affronterà Djokovic, il vincitore della sfida serba con Tipsarevic, che stava per cominciare, i giocatori avevano finito infatti il riscaldamento in campo, quando la pioggia è tornata a far visita al torneo e ha rimadato tutti negli spogliatoi. Dopo circa un un’ora e mezza di attesa si è potuto cominciare, e si è verificato un episodio curioso: sul 2-1 Djokovic, servizio Tipsarevic, c’è stata una palla break in favore dell’ex n.1, che sembrava essere stata convertita quando si è levata una voce (dal pubblico?) “Ma cosa dici? Quella palla era fuori!” Risate, consultazioni, e poi l’arbitro ha annunciato il Deuce e ha fatto proseguire il gioco! Tipsarevic ha poi tenuto il servizio, e sul 3-2 Djokovic, 30-30, nuova interruzione per pioggia.
Verso le dieci e mezza, quando era ormai veramente umido e freddo, il gioco è finalmente ripreso, nello stadio mezzo svutotato: era praticamente pieno all’orario previsto della partita, ma quattro ore dopo molti avevano comprensibilmente disertato.
Primi giochi dopo l’interruzione molto combattuti, ma comunque non ci sono break fino al 5-4 Djokovic, servizio Tipsarevic: qui game molto lungo, con numerose occasioni da entrambe le parti, e scambi spesso lunghissimi, ma alla fine la spunta Nole, che forzando costringe all’errore l’amico, e Janko mette fuori due dritti consecutivi consegnando il primo set all’avversario.
Il secondo vede il primo break sul 2-1 Nole, che di nuovo aumenta il ritmo, e Janko, pur lottando molto accanitamente, finisce col cedere il servizio con un rovescio incrociato in rete. Djokovic tiene abbastanza agevolmente il suo servizio, e si procura un altro break con uno smash al termine di uno scambio prolungato e spettacolare. Tipsarevic per la frustrazione lancia la racchetta in aria per tre-quattro metri, o forse più, ma la riprende al volo con l’applauso del pubblico. Brivido nel gioco successivo, sul 5-1, con Nole costretto a rimontare da 0-40 e salvare poi un’altra palla break, ma non si fa comunque sorprendere nei momenti chiave e alla fine chiude con un servizio vincente sulla seconda di servizio. Alla fine sette palle break annullate su sette per lui, e tre soli punti ceduti sulla prima di servizio.
Djokovic a fine match sottolinea quanto sia penalizzante l’assenza di teloni che coprano il campo durante le interruzioni per pioggia, visto che anche per pochi minuti di acqua poi ci vogliono tre quarti d’ora per asciugare il campo e si perde tantissimo tempo. “Mi hanno detto che è perchè si accumulerebbe l’umidità sotto i teloni, ma se fanno come a Wimbledon, sollevandoli o gonfiandoli in qualche modo, non ci dovrebbe essere problema. Penso che il torneo dovrebbe seriamente considerare la questione per il futuro”. Domenica la finale Djokovic-Gasquet si giocherà alle sette di sera, l’una di notte italiana, sempre pioggia permettendo.
Francesca Sarzetto
Fonte: www.ubitennis.com