Era il 2013 e a Locri vinceva la giovanissima Jasmine Paolini al 4° Torneo internazionale tennis femminile Città di Locri al Garden Tennis – Giulio Riccio” – Locri circuito ITF.
Una tappa internazionale che portò a Locri giovanissime tenniste, in un torneo prestigioso organizzato nella Città di Locri grazie all’intuizione dell’allora presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Carabetta e dello storico circolo di tennis “Garden Riccio”, sostenuto dalla provincia di Reggio Calabria.
Jasmine Paolini è la prima tennista italiana a diventare finalista a Wimbledon, un traguardo storico che rappresenta un grande orgoglio per il movimento sportivo italiano.
Tra le atlete più promettenti e talentuose del panorama del tennis italiano, Jasmine è vista come una delle maggiori speranze del settore femminile.
Nel febbraio scorso, a Dubai, è diventata la terza italiana di sempre ad aggiudicarsi un torneo WTA 1000, seguendo le orme delle sue ispiratrici Flavia Pennetta e Camila Giorgi. Protagonista al Roland Garros 2024, ora si prepara ad affrontare una tra Krejcikova e Rybakina. Ma chi è davvero Jasmine Paolini?
Nata il 4 gennaio 1996 a Lucca, Jasmine ha radici multiculturali: il padre è italiano, originario di Lucca, mentre la madre è metà polacca e metà ghanese.
Cresciuta a Bagni di Lucca, dove il padre gestiva un bar, Jasmine ha ereditato la passione per il tennis dal papà e dallo zio Adriano, che l’ha portata per la prima volta sui campi in terra rossa del Tc Mirafiume.
Le prime partecipazioni a tornei del circuito ITF risalgono al 2011, mentre la prima finale arrivò due anni dopo alla SMA Cup Sant’Elia, Roma, dove fu sconfitta dalla connazionale Martina Caregaro.
Dopo appena due mesi, il 18 agosto 2013, riuscì a vincere il suo primo trofeo nel 4° Torneo Internazionale “Città di Locri”.
I primi anni nel circuito WTA non sono stati facili, ma Jasmine non molla e trionfa per la prima volta sul cemento dello Slovenian Open 250 il 19 settembre 2021, sconfiggendo in finale la statunitense Alison Riske.
A 15 anni, Jasmine è entrata nel college federale di Tirrenia, dove ha iniziato a ricevere una formazione più strutturata e a considerare seriamente una carriera professionistica. Nonostante i dubbi iniziali dovuti alla sua altezza di 1,63 metri, Jasmine non si è mai scoraggiata, considerando l’altezza un aspetto secondario rispetto alla sua agilità e abilità tecnica. Questa mentalità l’ha aiutata a sviluppare un gioco dinamico e versatile, basato su rapidità e precisione.
Durante la sua carriera, Paolini ha vinto due tornei del circuito maggiore in singolare, tra cui il prestigioso WTA 1000 di Dubai nel febbraio 2024. Con questa vittoria, è diventata la terza italiana di sempre, dopo Flavia Pennetta e Camila Giorgi, a trionfare in un torneo di questa categoria.
Nei tornei del Grande Slam, Jasmine ha raggiunto gli ottavi di finale agli Australian Open nel 2024 e, nel maggio dello stesso anno, ha conquistato la dodicesima posizione nella classifica mondiale, segnando un altro traguardo significativo nella sua carriera.
La filosofia di Jasmine riguardo alla sua altezza è sempre stata positiva. In un’intervista del 2018 ha dichiarato: «L’altezza non è un deficit enorme e nei tornei ci sono anche alcune giocatrici non troppo alte. Come ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro. L’unica domanda che mi faccio è come servirei se fossi più alta. Forse servirei un po’ meglio… ma magari sarei meno agile». Questa mentalità l’ha portata a sviluppare un gioco basato su rapidità e precisione, compensando con agilità e tecnica ciò che potrebbe mancarle in altezza.
Jasmine Paolini rappresenta una delle più grandi speranze del tennis femminile italiano.
La sua determinazione e il suo talento le hanno permesso di raggiungere traguardi significativi, ispirando nuove generazioni di tennisti. Il suo percorso da Bagni di Lucca ai grandi palcoscenici internazionali è una storia di passione e dedizione.