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CT Gioia 1974: La XVIII edizione “Raffaele Sciarrone” é targata Cristian Rodriguez

Un torneo di grandissimo livello, non poteva che avere una finale di grandissimo livello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cristian Rodriguez (cl. 2.1) e Alessio Di Mauro (cl. 1.19, ex numero 66 ATP ed attualmente stabile tra i primi 250 migliori giocatori del mondo) hanno incantato il foltissimo pubblico presente sui campi di via Carducci, presso il Circolo Tennis Gioia 1974, disputando quella che può essere certamente definita come la più spettacolare finale del torneo Open Fit intitolato alla memoria del compianto Raffaele Sciarrone, giunto alla sua XVIII edizione. Ha vinto il colombiano Cristian Rodriguez, certamente contro pronostico, col punteggio di 64 16 76 (5), ma Alessio Di Mauro, che certamente non era fisicamente brillante come al solito, ha venduto carissima la pelle prima di abdicare al cospetto del talentuoso ed esplosivo colombiano, che succede proprio all’atleta siracusano nel palmares del Torneo. Primo set giocato con molta attenzione da entrambi i contendenti, deciso da un break per Rodriguez nel settimo gioco, e poi portato a termine con due brillanti turni di servizio, fino al 64 finale. Nella seconda partita, Alessio Di Mauro torna in corsa,e finisce col dominare il set brekkando due volte il suo avversario, fino al 61 finale. Ma è il terzo set a catalizzare l’attenzione dei presenti, un set fatto di break, contro break, giocate al limite, grandissima sofferenza da parte di entrambi. Nessuno dei due molla un punto, si gioca in un silenzio carico di tensione e passione. Prima Di Mauro va 32 e sembra fatta per lui; poi Rodriguez rientra in partita e passa a condurre 43, e sembra finita di nuovo; poi girandola di emozioni, di vicenti, di errori, di rincorse e giocate al limite, di qualità sopraffina. Di Mauro è 65, serve per il match, ma Cristian gioca un game pazzesco, e porta l’avversario al tie break decisivo. Rodriguez gioca benissimo, ma Di Mauro, è lì, punto su punto, fino al 5 pari, entrambi sono a due punti dal match. Rodriguez va 65 e serve. Il sospirato ace con cui chiude l’incontro, fa scattare in piedi tutto il pubblico. Applauso lunghissimo, ad entrambi. Applaude anche Di Mauro, applaude Rodriguez, perfino il giudice di sedia, l’ottimo Antonino Ruggiero, e il giudice arbitro, l’immancabile e puntuale Maurizio Mundo, sono in piedi a spellarsi le mani. Una finale incredibile, sontuosa, straordinaria. Come l’organizzazione del torneo, come la premiazione finale, come le parole splendide del presidente FIT della Regione Calabria, Giuseppe Lappano, gonfie di stima ed ammirazione. O come quelle del presidente del Circolo Francesco Sofia, piene di orgoglio e di soddisfazione. O come il premio al primo classificato, una scultura ideata, realizzata e donata dallo scultore Cosimo Allera. O come l’intervento del vincitore Cristian Rodriguez, che ha detto “di sentirsi a casa qui, e di essere orgoglioso di essere riuscito a vincere, e già voglioso di tornare”.

O come l’espressione di Alessio, battuto ma sorridente, sportivo, un vero volto di questo meraviglioso sport, che tanto appassiona e piace.

Serata bellissima, torneo bellissimo, finale bellissima. E, ci si augura, l’anno prossimo si possa ancora fare meglio!!!

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