SERENA, SETTEBELLO A WIMBLEDON Kerber al tappeto: titolo Slam numero 22
Verrebbe da dire, dove eravamo rimasti… Dodici mesi dopo, i prati di Wimbledon restituiscono la regina al mondo del tennis. Sotto gli occhi del reverendo Margaret Smith Court (che vanta il record di titoli Slam con 24 successi individuali) Serena Williams torna vincente: 75 63 lo score con cui, in un’ora e 21 minuti, la numero uno del mondo ha superato in finale la tedesca Angelique Kerber, quarta giocatrice della classifica mondiale e del seeding (da lunedì tornerà sulla poltrona di numero 2), cogliendo così la sua settima affermazione ai ‘The Championships’ (le precedenti 2002, 2003, 2009, 2010, 2012 e 2015). E il fatidico 22esimo successo nei Major, ad eguagliare l’exploit di Steffi Graf (pure lei sette volte vincitrice sull’erba londinese, mentre a quota 9 c’è ), è finalmente arrivato.
PER SERENA 22 SUCCESSI IN 28 FINALI SLAM – Spariscono dunque i fantasmi che la campionessa californiana si portava dietro dopo la delusione targata Roberta Vinci nelle semifinali di New York di quasi un anno fa (scivolone che alla statunitense è costato il sogno Grand Slam), alimentati anche dalle sconfitte a Melbourne (battuta proprio dalla Kerber) e Parigi (sconfitta da Garbine Muguruza). Si è presa la rivincita che voleva, Serena, sulla tedesca (ora nel bilancio dei confronti diretti è avanti per 6-2), e sull’erba di Church Road ha ritrovato sicurezza e confidenza nel suo gioco, centrando il 22esimo trionfo in un Major in quella che era la sua 28esima finale in uno Slam (la 91esima in assoluto), numeri di valore assoluto, a consacrare una delle più grandi campionesse di sempre di questo sport. Ad applaudirla in questa speciale giornata di metà luglio, nel suo box, anche Beyoncè e Jay Z, celebrità amiche della star a stelle e strisce, che così rimpingua il suo bottino nel 2016, stagione in cui aveva fin qui firmato solo gli Internazionali BNL d’Italia, a Roma in maggio.
KERBER DEGNA RIVALE DELLA NUMERO UNO – Non riesce a bissare il trionfo australiano, ma ha davvero poco da rammaricarsi Angelique Kerber. Ha disputato un torneo in crescendo, arrivando in finale senza perdere un set e impedendo anche il possibile 28esimo “sister act” fra le sorellone. E anche nel match clou, il secondo per lei in un Major dopo quello di Melbourne, ha alzato il suo livello di gioco, reggendo il confronto con un’avversaria tornata rullo compressore, capace di far pendere la bilancia dalla sua parte grazie soprattutto al servizio e alla potenza dei fondamentali. E il lungo abbraccio fra le due al termine della sfida è l’immagine più bella per l’atto conclusivo dei ‘The Championships’.
WILLIAMS CADE SULL’ERBA MA NON SI FERMA – C’è un po’ di tensione, palpabile e comprensibile, sul Centre Court. La tedesca vince il sorteggio (a lanciare la monetina una ragazzina, che si prende cura di madre e sorella affette da sclerosi multipla, con t-shirt “Crediamo nei bambini”, scelta come simbolo del ruolo dei più giovani) e sceglie di rispondere. Ed è lei ad aggiudicarsi il primo punto della finale, con un dritto lungo linea dopo uno scambio intenso, ma replica con un rovescio incrociato vincente Serena che tiene il game a 15 con il primo ace. Ben più lottato il gioco successivo, che la Kerber riesce a far suo dopo aver annullato tre palle break alla statunitense. Sale il livello tecnico del match, con un settimo game avvincente, che vale il 4-3 per la Williams. Ma la 28enne tennista di Brema regge il confronto e, con due servizi vincenti, si procura il 4-4. E nel game successivo, con la statunitense alla battuta, recupera da 40-15 a 40-40, però poi Serena (in precedenza anche caduta su un cross stretto della mancina) si aggrappa al servizio per issarsi sul 5-4. Kerber non trema e rapidamente ottiene il 5-5, mentre l’ottavo ace, accompagnato da un potente ‘come on’, frutta il 6-5 alla numero uno del ranking, veramente molto concentrata e ‘focused’ sull’incontro. Che riesce a far sua la prima frazione dopo 46 minuti, sfruttando un paio di errori (i primi) della tedesca e chiudendo con un rovescio incrociato impressionante per potenza e precisione, dopo aver mancato un primo set point con una smorzata mal riuscita.
QUEL BREAK DECISIVO ALL’OTTAVO GIOCO – Serena apre bene la seconda partita, ma la rivale pareggia i conti (1-1) interrompendo la striscia di tre game vincenti dell’americana. E la Kerber, lottatrice impavida e in grande condizione atletica, scambia con tanta intensità da fondo, muovendo la dominatrice del circuito e strappando gli applausi convinti del pubblico per il 2-2. Copione che si ripete anche nel sesto game, quando si trova 30 pari, ma nel momento chiave sfoggia cuore e gambe rimanendo incollata ad avversaria e match. Tenacia che la porta anche alla prima palla break dell’incontro, cancellata però dal 12esimo ace di Serena, che con un altro ace e un dirittone dei suoi sale 4-3. Nell’ottavo gioco la tedesca va velocemente 40-15, ma a quel punto sente un po’ di tensione, con qualche errore di troppo, finendo per subire il break. E la californiana non perde l’occasione: martella con il servizio (sono 13 alla fine gli ace per lei) e a zero chiude il discorso, potendo alzare le mani al cielo in segno di trionfo. Serena è tornata… Serena. E il reverendo Smith Court forse dovrebbe cominciare a preoccuparsi un po’.
“DURISSIMA NON PENSARE AI 22 SLAM DELLA GRAF” – Si è tolta davvero un bel peso di dosso, Serena Williams, e il suo sorriso luminoso al momento della cerimonia di premiazione lo dice a chiare lettere. “Sono emozioni speciali quelle che sto vivendo – ha sottolineato la numero uno del mondo prima di sollevare l’agognato piatto della vincitrice – e per questo ringrazio prima di tutto Dio e la mia famiglia, mia madre e mio padre, che mi ha visto da casa. Adoro giocare con Angelique, è una grande avversaria che mi spinge a tirare fuori il meglio del mio tennis: grazie per essere la splendida persona che sei! E’ stato incredibilmente difficile non pensare ai 22 titoli Slam di Steffi Graf, avevo avuto un paio di tentativi quest’anno, perdendo da grandi avversarie, una di queste appunto Angelique. Ho lavorato davvero tanto per questo successo e tutto ciò rende la vittoria ancora più dolce. Questo campo per me è come una casa, e poi fra qualche ora devo giocarci anche la finale di doppio: mi ispira tantissimo giocare qui, poi insieme con mia sorella è qualcosa di incredibile…”.
ANGELIQUE COMMOSSA: “HO IL MIGLIOR TEAM POSSIBILE” – Si commuove anche Angelique Kerber nel momento di ringraziare team e spettatori e complimentarsi con la trionfatrice. “Serena prima di tutto sei una grande persona e una fantastica campionessa, per me è sempre un onore affrontarti in una finale come questa. E’ una sensazione speciale giocare qui sul Centre Court di Wimbledon, davvero ho vissuto due settimane fantastiche. E desidero allora dire grazie al mio box: ho il miglior team possibile e una grande famiglia, avete sempre creduto in me e mi sostenete, anche se non è sempre facile”.
FINALE: (1) Serena Williams (USA) b. (4) Angelique Kerber (GER) 75 63
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