Il Circolo Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria ha reso omaggio a Nicola Pietrangeli, autentica leggenda del tennis italiano, dedicandogli ufficialmente una delle sale dello storico club.
Una cerimonia intensa e partecipata che ha riunito dirigenti sportivi, atleti, rappresentanti delle istituzioni e protagonisti del mondo del tennis calabrese, nel segno della memoria e della gratitudine verso un campione che ha scritto pagine indelebili della storia sportiva nazionale.
A ricordare il lungo legame tra Pietrangeli e il circolo reggino è stato il presidente Ezio Privitera, che ha ripercorso le numerose presenze del campione a Reggio Calabria, sia come atleta negli anni Sessanta, sia successivamente nel ruolo di capitano di Coppa Davis e ospite d’onore in eventi di grande rilievo. Un rapporto definito «stretto e indissolubile», costruito nel tempo e alimentato dalla reciproca stima.
Sulla stessa linea il presidente onorario Igino Postorino, che ha sottolineato come Pietrangeli non abbia mai fatto mancare la sua vicinanza al circolo, partecipando a momenti fondamentali della sua storia: dalla Fed Cup del 2009, al centenario della nascita di Rocco Polimeni nel 2014, fino alle celebrazioni per i 90 anni del club nel 2019. Postorino ha ricordato l’eleganza, lo stile e la sobrietà che hanno sempre contraddistinto il grande campione.
Il giornalista Tonino Raffa ha tracciato il profilo sportivo del fuoriclasse romano attraverso i numeri: 164 incontri disputati in Coppa Davis, con 120 vittorie, oltre ai trionfi al Roland Garros, a Monte Carlo e agli Internazionali d’Italia. Pietrangeli, secondo Raffa, resta «il più grande tennista italiano del secondo Novecento» e una figura determinante anche per la crescita di campioni come Adriano Panatta.
Dal fronte federale, il delegato provinciale Marcello Fonga ha messo in luce il ruolo fondativo di Pietrangeli nel tennis italiano: «La storia del tennis italiano è iniziata proprio con lui perché è stato il primo a vincere il ’59 uno Slam». Ha ricordato le sue vittorie, la popolarità di cui godeva sui campi in terra battuta e la sua presenza nei tornei reggini tra gli anni Cinquanta e Settanta.
Particolarmente significativo l’intervento del segretario regionale FITP Calabria Andrea Iacono, che ha sottolineato il profilo identitario del circolo reggino:
«Il Polimeni è un circolo dalla storia centenaria ma proiettato verso il futuro grazie alla freschezza della sua giovane classe dirigente guidata dal presidente Ezio Privitera, che trova la linfa vitale per le nuove sfide che lo attendono nelle sue solide e robuste radici che nella figura del presidente onorario Igino Postorino hanno la sua naturale cinghia di trasmissione».
Iacono ha inoltre ricordato come il legame tra Pietrangeli e il club sia stato costruito nel tempo: «Il rapporto di Pietrangeli con il circolo, avviato dal presidente di sempre Domenico Travia, si è perpetuato grazie alla sua attività, che col campione indimenticato ha mantenuto un legame stretto e affettuoso nel corso degli anni più recenti».
Una presenza costante testimoniata da appuntamenti storici: nel 1972 in Coppa Davis, nel 2009 come ambasciatore del tennis italiano in occasione della finale di Fed Cup vinta dall’Italia contro gli Stati Uniti, nel 2014 per il centenario della nascita di Rocco Polimeni e nel 2019 per i 90 anni del circolo.
Dal fronte federale è stato inoltre sottolineato il ruolo della Federtennis calabrese, «sempre partecipe a iniziative di questo livello grazie all’impulso del consigliere federale nazionale Joe Lappano e del presidente del comitato regionale Andrea Massimilla».
Un impegno che, come ha ribadito Iacono, rende la FITP « orgogliosa di vantare con l’icona del nostro sport un rapporto speciale grazie alla tradizione di una realtà preziosa come il Polimeni».
Anche il presidente del CONI Calabria Tino Scopelliti ha evidenziato la dimensione educativa dell’iniziativa, ribadendo il ruolo dello sport nella formazione delle giovani generazioni e riconoscendo al Circolo Polimeni una funzione centrale nella crescita sportiva e civile del territorio.
L’intitolazione della sala a Nicola Pietrangeli diventa così non solo un tributo alla carriera di un campione straordinario, ma anche un simbolo di continuità, identità e memoria per tutto il movimento tennistico calabrese.
