FEDERER PASSA CON SOFFERENZA , FUORI BERDYCH
Inizia con una combattuta vittoria la corsa Olimpica dello svizzero. Il numero uno del mondo regala un set al colombiano Falla, ma la spunta per 6-3 5-7 6-3. Lunedì sfiderà Benneteau. Amara sconfitta invece per il ceco, KO con un doppio 6-4 contro il belga Darcis. Avanzano Tipsarevic, Almagro e Isner, fuori Verdasco
sabato, 28 luglio 2012 Marco Caldara
Londra (Gran Bretagna). Parte con una sofferta vittoria sul colombiano Alejandro Falla la corsa di Roger Federer verso la conquista dell’Oro Olimpico, unico grande traguardo individuale che ancora manca nel suo invidiabile palmares. Sull’erba del Centrale di Wimbledon, la stessa che nel 2010 lo vide rischiare grosso al primo turno proprio contro il tennista sudamericano (che andò in vantaggio di due set prima di lasciarsi riprendere), l’elvetico si è imposto in un’ora e 47 minuti di gioco con il punteggio di 6-3 5-7 6-3, rimettendo in corsa il rivale in un secondo set che sembrava ormai vinto. Dopo aver salvato due palle-break nel terzo gioco, il numero uno del mondo non ha concesso più nulla al servizio, e grazie a una ventina di colpi vincenti (e un break per set) si è rapidamente portato sul 6-3 5-3. A quel punto però ha iniziato a sprecare, prima fallendo tre match-point consecutivi in risposta, poi perdendo la battuta sul 5-4, e quindi non concretizzando due palle-break che l’avrebbero mandato a servire sul 6-5. Così Falla ha ripreso a crederci, e nel dodicesimo gioco ha piazzato quattro punti di fila dallo 0-30, allungando la contesa al set decisivo. Ma nel terzo Federer ha riordinato le idee, e, malgrado non sia più riuscito a esprimere il suo miglior tennis, dal 3-3 ha trovato l’allungo decisivo. Per lo svizzero al secondo turno ci sarà il francese Julien Benneteau (7-5 6-3 a Mikhail Youzhny), un altro giocatore contro il quale ha rischiato grosso sui prati londinesi. Ma se con Falla andò vicino alla sconfitta oltre due anni or sono, con il transalpino (tra l’altro già capace di batterlo nel 2009) gli è capitato meno di un mese fa. Ragion per cui anche lunedì Roger sarà obbligato a tenere alta la guardia.
A sorpresa ha invece subito salutato il torneo la sesta testa di serie Tomas Berdych, per il quale quale la stessa erba che gli ha regalato la maggiore soddisfazione della carriera (la finale colta a Wimbledon nel 2010), quest’anno si è trasformata in un vero e proprio incubo. Dopo l’eliminazione al primo turno subita ai Championships, il ventiseienne ceco è uscito di scena all’esordio anche al Torneo Olimpico, battuto in due set dal belga Steve Darcis, numero 75 della classifica mondiale. Nel match che aperto il programma del Campo Centrale, il talentoso tennista di Liegi, vincitore in carriera di due prove del circuito maggiore (Amersfoort 2007 e Memphis 2008), ha avuto la meglio sul più quotato avversario con un doppio 6-4 in un’ora e ventisei minuti di gioco, ottenendo quella che è forse la vittoria più importante della sua carriera. Dopo aver incamerato il primo set (facendo tesoro dell’unica palla-break concessa dal rivale), Darcis si è issato sul 5-2 nel secondo, con la possibilità di servire due volte per il match. Berdych a quel punto ha provato il tutto per tutto, ed è riuscito ad accorciare le distanze, ma il suo tentativo di rimonta si è spento nel decimo gioco, quando il fiammingo è risalito da 15-40 e con quattro punti consecutivi ha chiuso l’incontro. Per Berdych rimane tanta delusione e l’obbligo di dire addio a una medaglia che non sembrava impossibile da raggiungere (ma potrà rifarsi in doppio), per Darcis c’è un secondo turno aperto contro il colombiano Santiago Giraldo, che in appena 64 minuti di gioco si è sbarazzato dello statunitense Ryan Harrison con il punteggio di 7-5 6-3.
Vittorie anche per Janko Tipsarevic (sempre al comando contro David Nalbandian, sconfitto per 6-3 6-4) e per il suo prossimo avversario, il tedesco Philipp Petzschner. Entrato in extremis per il forfait di Ivo Karlovic, il teutonico ha sconfitto per 7-6 6-1 lo slovacco Lukas Lacko e si candida a diventare un ostacolo tutt’altro che facile per il top 10 serbo. Tutto facile anche per Nicolas Almagro (che ha sconfitto per 6-4 7-6 Viktor Troicki, incontrando difficoltà solo nella battute finali), mentre lo stesso punteggio è risultato fatale al suo connazionale Fernando Verdasco, superato dall’uzbeko Denis Istomin. Avanti in due set anche il bulgaro Grigor Dimitrov (6-3 7-6 a Lukasz Kubot) e John Isner, uno dei potenziali outsider del torneo a cinque cerchi, a segno per 7-6 6-4 sul belga Olivier Rochus. Malgrado la distanza ridotta lo statunitense ha comunque trovato lo spazio per mettere in mostra tutta la sua forza (per lui 24 aces e 21 colpi vincenti, 17 dei quali di diritto), e lunedì se la vedrà con il tunisino Malek Jaziri (7-6 4-6 6-3 a Lu).
Fonte: www.tennis.it
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