Nel mondo del tennis, poche figure incarnano la dedizione, la passione e la determinazione come Andrea Nociti. Noto per essere uno dei più rinomati allenatori di tennis in Italia, ha recentemente concesso un’intervista esclusiva in cui svela la sua visione unica sulla professione che ama.
Nel post “La mia Professione è una Missione“, scopriremo i segreti del successo di Nociti e la sua straordinaria esperienza durante gli stage di tennis in Calabria, di questa estate. Un viaggio emozionante nel mondo del tennis e nella mente di un allenatore straordinario.
Potresti raccontarci la tua storia delle origini? In particolare, potresti raccontarci della tua infanzia in Calabria e delle esperienze che hai vissuto nella regione durante quegli anni?
Tennisticamente sono nato in Calabria, giocando a Rossano tutte le competizioni giovanili a squadre e individuali. Mi sono appassionato al tennis intorno ai 10 anni perché i miei genitori mi volevano vedere impegnato nello sport (anche per strada ma facendo calcio, tennis, atletica).
Il tennis è nato per caso visto che prima dei 10 anni giocavo a calcio. Il campo da calcio era in rifacimento, mi sono iscritto ai corsi di tennis. Giocavo per strada contro un muro e poi andavo al circolo per la scuola tennis.
Velocemente mi sono appassionato e all’età di 12 anni ho iniziato i primi tornei con i campionati provinciali arrivando in semifinale. Da under 14 ero tra i più forti in regione e sono stato convocato per la coppa delle regioni.
Anche da under 16 sono stato selezionato per la coppa delle regioni sempre per la rappresentativa calabrese.
Nel 1997 sono diventato campione regione a squadre Under 18 e siamo arrivati con il Tc Rossano nelle prime 16 squadre italiane (sconfitti negli ottavi di Finale a Milano contro il Tc Milano A.Bonacossa).
Nel 1998 e 1999 sono diventato campione Regionale Assoluto di C e Finalista con il TC Rossano nel campionato Regionale di Serie C (sconfitta contro il Rocco Polimeni 5-1, vittoria personale solo in singolare). Nel 2000 lascio la Calabria per tesserarmi con il Country Club Bari per giocare il Campionato Italiani di B1.
Tornando alla tua esperienza attuale, come ti senti riguardo alla possibilità di tenere uno stage presso il Tennis-Padel Club San Paolo? Cosa ti ha spinto ad accettare questa opportunità di formazione?
La Calabria, senza che io ne fossi consapevole, è stato uno sprone. Tornando agli anni ’90 mancavano quegli aspetti organizzativi e logistici che in altre realtà sono più sviluppati, radicati e dati per scontati come strutture coperte, possibilità di giocare su più superfici, allenamento con molte più persone di vari livelli.
Questo non ha rappresentato un ostacolo anzi un vero e proprio sprone per migliorare sempre di più nonostante le difficoltà. Per cui l’essere volitivo, ambizioso mi ha fatto accettare la situazione e mi ha spinto sempre di più a dare il meglio nonostante tutto.
La Calabria mi ha insegnato che l’adattamento è fondamentale e non limita le possibilità di crescita se hai la passione, motivazione e ambizione.
Puoi condividere alcuni dettagli sul programma di formazione che tieni durante i giorni di stage? Quali sono gli argomenti chiave su cui ti concentrerai per aiutare i partecipanti a migliorare le loro abilità tennistiche?
Qui entriamo nel cuore della questione. Il progetto nasce in collaborazione con i presidenti e gli istruttori dei circoli, ci conosciamo da tempo e siamo legati da un rapporto di amicizia. L’idea è quella di far crescere sia gli atleti dal punto di vista fisico, tecnico, tattico e strategico sia gli istruttori che avviano un progetto di crescita costante durante l’anno per creare un gruppo di lavoro coeso.
Quali sono i principali obiettivi che ti poni quando conduci un’esperienza di formazione come questa? Cosa spera di ottenere dai partecipanti al termine dello stage?
Ho un metodo di lavoro e cerco di mettere ordine agli atleti. Il mio obiettivo è la semplificazione cercando di fornire obiettivi che siano tecnici o tattici il più chiari e semplici possibile. Il tutto mantenendo l’identità di gioco individuale.
Nel bambino, invece, bisogna capire quale sia il suo talento fisico, mentale, strategico, tecnico coltivarlo e svilupparlo per avere una crescita senza lucune e mirata all’accrescimento dei punti di forza. In sostanza un allenamento sartoriale per far eccellere l’atleta. Quello che applico ogni giorno è basato su metodo ordine (maestro) volontà e fatica (allievo) Come dice Tony Nadal senza questi aspetti non c’è né genio né trionfo cioè non c’è il miglioramento.
Come Direttore Tecnico del Tennis Club Borgotrebbia e del Pro Tennis Team, quali sono le tue responsabilità principali? Come queste responsabilità si collegano alla tua passione per il tennis?
Nel 2018 ho creato un team di professionisti al servizio di un numero ristretto di giocatori per seguire i ragazzi a 360 gradi: l’aspetto tecnico/tattico con il supporto della videoanalisi, la parte mentale, l’aspetto nutrizionale, la preparazione atletica, la parte medica con fisioterapista e osteopata.
Sport, ma con un occhio attento all’educazione. Perché al Pro Tennis Team l’obiettivo principale è far crescere degli uomini e delle donne di valore, per far sì che non si veda una sola possibilità durante il percorso, ma che si arrivi a intendere il tennis come veicolo di crescita costante.
Al termine di questa straordinaria conversazione con Andrea Nociti, emergono messaggi potenti per i giovani che si avvicinano al tennis e per coloro che partecipano agli stage in questa affascinante disciplina sportiva.
Andrea Nociti condivide con noi la sua visione profonda: “Nel tennis, così come nella vita, la perseveranza è fondamentale. Le sfide possono sembrare insormontabili, ma è proprio nel superarle che cresci e migliori. Non arrenderti di fronte alle difficoltà, perché ogni sconfitta è un’opportunità per imparare e crescere.”
A tutti i giovani che si stanno avvicinando al tennis e a coloro che partecipano agli stage, prendete ispirazione dalla storia di Andrea Nociti. Coltivate la passione per questo sport, impegnatevi con determinazione e non abbiate paura di affrontare le sfide.
Ricordate che nel tennis, così come nella vita, il successo è il risultato di sacrificio, dedizione e amore per ciò che fai. Siate sempre pronti a imparare e a crescere, perché ogni giorno sul campo da tennis è un’opportunità per diventare la migliore versione di voi stessi.