Nel suggestivo contesto del Salaria Sport Village di Roma si è conclusa la 40ª edizione del Lemon Bowl, con il giovane talento calabrese Giovanni Di Leva che si è fermato solo in finale, segnando un importante passo nella sua carriera tennistica.
Il torneo, che si è svolto su veloci campi indoor del Bel Poggio Roma a causa delle avverse condizioni meteorologiche, ha visto una partecipazione eccezionale e un livello tecnico che promette un futuro brillante per i giocatori italiani, sia a livello nazionale che internazionale. L’organizzazione impeccabile del torneo, guidata dal team manager del Lemon Bowl Tato Peda, ha contribuito a rendere l’evento estremamente efficiente.
Il Lemon Bowl, nato nel dicembre del 1984 grazie alla visione del compianto Maestro Gianni Salvati, ha originariamente preso vita come un torneo giovanile nazionale con partecipanti internazionali, rivolgendosi alle categorie under 10, 12 e 14.
Nel corso degli anni, il torneo si è evoluto fino a diventare un evento cruciale per i giovani tennisti, ora riconosciuto come uno dei tornei con il più alto numero di partecipanti a livello globale.
Giovanni Di Leva, undici anni, proveniente dal vivaio del Circolo Tennis Rocco Polimeni (RC), ha raggiunto la finale nella categoria Under 12, ma il suo percorso si è interrotto contro il talentuoso Nicolas Lyam Basilone, attuale campione italiano, che ha conquistato la vittoria con uno score di 6-3 6-3. Nonostante la sconfitta, la finale rappresenta un ottimo risultato per Giovanni, confermando la sua crescita tecnica e promettendo prospettive positive per il suo futuro nel tennis.
Il team della scuola tennis, diretto dal Tecnico Nazionale Nunzio Di Pietro e dal DS Emilio Cozzupoli, si congratula con Giovanni per l’eccezionale percorso nel torneo e per la conferma della sua crescita tecnica. La finale, giocata in una sede diversa a causa delle condizioni climatiche, è stata un momento di grande competizione e talento, contribuendo al successo complessivo della quarantesima edizione del Lemon Bowl.